lunedì 29 marzo 2010

Prova: Triumph Rocket III Touring & Harley Davidson Electra Glide Standard

Prova del 26/03/2010

Triumph e Harley Davidson, due marchi che non hanno bisogno di presentazioni e dei quali ormai è stato detto tutto e anche di più.
Ma andiamo subito al sodo!

Perchè queste moto?
L'inglesona mi ha da sempre affascinato e soprattutto ero curioso di provare il tricilindrico da 2300cc dalla coppia mostruosa. Ho scelto di provare la versione touring e non la standard perchè se dovessi mai comprar la Rocket III la comprerei in questa versione dato l'utilizzo che faccio della moto.

Per quanto riguarda l'americana ho scelto la Electra Glide poichè l'unica ad avere una "semi-carena" se così si può chiamare; scelta per lo stesso motivo di cui sopra.

Triumph Rocket III Touring


La moto è veramente grossa.... mette un pò di soggezione da ferma... Mentre la GW è grande perchè ultra carenata etc. la Rocket III è essenziale... non ci sono sovrastrutture salvo il parabrezza trasparente. Quindi è grossa senza fronzoli...
Il parabrezza è facilmente asportabile in ogni momento senza bisogno di attrezzi. In 4/5 secondi lo togli e lo rimetti! E giunto il momento di montare in sella... molto comoda e ampia fornita di schienalino regolabile (anche molto utile e poi vedremo il perchè). I piedi poggiano bene per terra. Tra le gambe l'enorme serbatoio con il tachimetro analogico ed un piccolo display del computer di bordo (orologio, autonomia, trip1, trip2 etc. selezionabili con apposito tasto sul manubrio).
Il manubrio e ampio e anch'esso di notevoli dimensioni.
L'impressione che si ha è di qualità elevata e di gran solidità e la cosa più gratificante è che non si tratta solo di un'impressione ma è reale!
Quando si preme il pulsante d'accenzione il poderoso tre cilindri inizia a girare rotondo senza esitazioni nè vibrazioni fastidiose.
E' il momento di far muovere questi 395kg di moto: dentro la prima e via!!!!
La moto si muove docile e silenziosa poichè rilascio la frizione pelando appena il gas quanto basta per non rischiare lo spengimento... la moto scorre in modo vellutato e docile. Mi risistemo in sella poichè la posizione di questo genere di moto è molto diversa da quella "tradizionale" delle moto in generale. Assumo una posizione.... come in poltrona: gambe avanzate con i piedi che poggiano sulle solide ampie pedane e sfrutto agilmente il piccolo schienalino regolabile assumendo così la corretta posizione in sella.
Al primo semaforo (abituato all'impianto frenante integrale e servoassistito della mi RT1150) quando aziono la leva del freno anteriore, la moto sembra non sorbire alcun effetto... quindi tiro la leva con tutta la mano fino a fermarmi. Lo sforzo sulla leva per fermare la moto è notevole... per avere un effetto frenante buono bisogna agire su entrambi i comandi freno.
Cmq credo sia solo dovuto al fatto che l'impianto della mia RT basta sfiorarlo che inchioda! Quindi bisogna un attimo ritararsi! Tanto è vero che rientrando in concessionaria la moto frenava bene poichè mi ero ritarato sull'impianto della moto.
La città non è comunque l'ambiente per l'inglesona dove si deve muovere nel traffico con attenzione vista la mole. Ovvio che magari, una volta prese le misure, ci si riesce a muovere bene come ognuno di noi si muove bene con la propria moto per quanto grossa possa essere! In mezzo al traffico si avverte il calore del motore investire le gambe e provenire da sotto la sella. Ma bastano 50/100 metri in movimento che tutto questo scompare...
Giungo finalmente sul viale dei colli che porta al Piazzale Michelangelo (la prova si è svolta a Firenze) dove posso fare qualche curva e spalancare un pò il gas!!!!
La moto scende in curva con una facilità imbarazzante. Non ci si aspetterebbe mai tanta reattività da una moto di cotanta mole! Sicuramente merito del pneumatico posteriore più stretto rispetto alla Standard (da 240 a 180), che fa guadagnare alla Rocket una maneggevolezza inaspettata! Forse anche troppa inizialmente, ma sicuramente sfruttabile una volta presa confidenza con il mezzo. Il cambio a bilanciere richiede un pò di apprendistato, ma il cambio risulta preciso e la corsa del pedale è buona: nè troppo lunga ne troppo corta.
Finalmente un pò di strada libera di fronte a me... apro il gas e vengo catapultato nell'iperspazio! La moto ha un rombo piacevolissimo e tira come un toro! Lo schienalino ora so a cosa è destinato: a farti restare in sella!!!
Ad ogni apertura repentina del gas la moto parte come un missile a qualsiasi regime ed in qualsiasi marcia! La poderosa coppia è sempre disponibile in qualsiasi momento (209Nm @ 2.000 giri!!!.....) Dopo qualche apertura di gas "moderata" dove cerco di capire come si comporta la moto e come risponde al comando (rapidissima!!!!), decido di fare la (mia) prova del 9: gas a battere!!! Ruoto tutta la manopola fino a fine corsa. Ma con la stessa velocità con cui spalanco il gas, con la stessa velocità lo devo chiudere... la velocità diventa immediatamente di 3 cifre ed oltre il limite autostradale....................
Il tiro è mostruoso, la potenza è palpabile.... ma allo stesso tempo docile e dolce. La Rocket ti permette di andare a spasso senza sentire neppure il motore, ma anche di andare veramente forte..... ma per andare forte con la Rocket III è necessario il ghiaccio nelle vene e tanta tanta esperienza. Il motore permette prestazioni da dragster, ma la mole della moto è importante.
E' una moto piacevolissima, che si lascia guidare senza difficoltà. Ma richiede rispetto. Non ci si può permettere di aprire il gas a caso. In curva il gas va dosado sapientemente poichè anticipare l'apertura in uscita di curva può significare essere disarcionati e stendersi, tanta è la potenza sempre disponibile. Ma la Rocket III Touring te la godi viaggiando con la marcia alta ed un filo di gas... e questo non significa assolutamente andare piano!!!
La protezione offerta dal parabrezza e decisamente buona, e cmq la protezione dall'aria in generale è superiore alle aspettative.
In sella alla Rocket III, gli occhi sono tutti puntati su di lei. Ovunque passi o ti fermi la gente la guarda incuriosita ed immagino la sorpresa quando vede che sul serbatoio non c'è il nome della casa americana!
Le borse: capienti ma secondo me poco sfruttabili poichè strette e lunghe, ma niente che non si possa risolvere con una borsa rollo fissata dietro!
La Rocket III mi ha emozionato molto, sembrava parlarmi.... le sensazioni provate alla guida di questa muscle bike da turismo sono state molto molto piacevoli ed intense. Mai provato niente del genere su altre moto.
Prova in autostrada: entro in autostrada a Firenze Nord in direzione sud.
La moto protegge bene dall'aria fino agli 80/90 km/h dopo i quali l'aria si fa sentire principalmente sulle gambe, mentre il parabrezza fa bene il suo lavoro. La moto l'ho "tirata" sino ai 140 km/h dove si sente il motore che frulla veloce portando il pensiero ai consumi.
Un buon rapporto giri motore/velocità (il contagiri non c'è quindi si va a orecchio) lo sia ha ai 110/120km/h. Ai 130km/h si ode il piacevole rombo del motore il che fa pensare di consumare forse di più (ma non avendo il contagiri e difficile dirlo se non provando sulla lunga distanza). In autostrada la moto è stabilissima e godibilissima.
Esco a Firenze Sud e mi dirigo verso Greve in Chianti passando da Grassina per portare la Rocket tra le belle curve e i paesaggi del Chianti. La moto (come già verificato durante la prima prova) danza tra le curve con disinvoltura grazie al pneumatico posteriore più stretto (da 240 a 180) che fa guadagnare in maneggevolezza. Buttando l'occhio al tachimetro mi accorgo di tenere un buon passo per il tipo di moto che ho sotto al sedere. Una cosa della quale però bisogna non scordarsi mai è di NON avere l'ABS. Se si frena con forza è facile bloccare le ruote, soprattutto il posteriore. Attuando una guida più brillante bisogna saper dosare sapientemente la frenata perchè il bloccaggio "in staccata" (tanto per far capire in che momento è più facile che accada) è molto molto facile. Il freno davanti usato singolarmente permette delle decelerazioni. Per avere una frenata più potente (e sicura) bisogna frenare con entrambi i comandi consideranto che il posteriore risulta il più potente dei due.
La guida più efficace e gratificante per la Rocket III Touring è comunque quella più fluida, pennellando le curve con un filo di gas. Infatti si riesce a guidare sempre in 5^ con un filo di gas (beneficiando anche i consumi). Solo per sfizio mio in qualche curva più chiusa ho messo una 4^ accorgendomi però che l'avrei potuta fare tranquillamente anche in 5^. Gran motore!
Alla lunga la posizione in sella non stanca: gambe larghe (il serbatoio è enorme anche se non molto capiente con i suoi 22 litri), braccia aperte ad impugnare il solido manubrio... Sembra di cavalcare un toro e tenerlo per le corna...!!! Bella sensazione!!!!
Alla guida di questa moto si cambia... ci si sente diversi... si sta bene con noi stessi e col mondo... sensazioni difficili da descrivere.... ma positive! Molto positive.
Arrivato a Greve in Chianti svolto in direzione Figline V.no dove ci sono un paio di tornanti.... anche se non particolarmente impegnativi, la moto li affronta con scioltezza, anche se trovare il giusto rapporto tra sterzata, inclinazione, e gas non è semplicissimo. Con le marce basse, l'on/off è brusco, inficiando questo genere di manovre, che ritengo si possano effettuare con marce più alte sfruttando l'immensa coppia a disposizione.
Giunto a Figline, decido di dirigermi verso casa per pranzare e vado per la SR 69. Su questo genere di strada la RIIIT è a casa propria e da il meglio di se
Riparto alle 14.30 alla volta del concessionario per riportare la moto. Nuovamente la SR69 fino ad Incisa V.no e poi il "S.Donato" (altre curve) fino a Firenze.

Che dire..........Il 3 cilindri Triumph è un gran bel motore....niente da eccepire. Triumph produce delle moto fuori dal coro, con una gran personalità ed un gran carattere...delle moto con un'anima ed un cuore che ti parlano....
La Rocket III è il culmine di tutto ciò... ovunque ti fermi, che sia per far benzina o altro, trovi sempre almeno un curioso che si complimenta e fa domande sulla moto. Nel traffico e ai semafori gli sguardi non mancano mai.
Ma veniamo a quanto credo siate curiosi di sapere: la comprerei???
La moto mi piace in tutto e per tutto, ma andiamo con ordine.
Io faccio uso della moto 365 giorni l'anno, 366 giorni gli anni bisestili, primavera, estate, autunno, inverno, sole, vento, pioggia, neve, ghiaccio etc.
Sino ad oggi ho posseduto moto da turismo dotate di carenature importanti, abs, e tris di borse abbastanza capienti. Quindi ho avuto un genere di moto, molto diverse dalla Rocket III sia per genere che per il modo con il quale interpretano il turismo in moto.
La Rocket III è una moto pura! Un motore, un telaio 2 ruote. Stop. Una moto....moto!
Un'altra filosofia di moto rispetto a quanto ho avuto sino ad ora.
La moto mi piace molto, va bene, si comporta bene anche tra le curve, è godibile etc. e per tutto ciò la comprerei ad occhi chiusi. Una gran bella moto.
Ma per me e secondo me, la scelta da fare è piuttosto un'altra.
Qualcuno mi ha chiesto un paragone tra la Goldwing e la Rocket III Touring e quale delle due prenderei se costassero uguali.
Confermo e ribadisco quanto già detto: il paragone tra le due moto non è fattibile per la diversità concettuale delle moto in oggetto e per la diversa filosofia costruttiva e di concepire il moto turismo.
La bontà delle due moto è ineccepibile...belle entrambi etc. etc.
La scelta da fare per quanto mi riguarda non è tanto di quale moto va meglio o quale mi piace di più, ma quale filosofia di moto e concetto di turismo intendo abbracciare.
La RIII è una moto pura: quando piove ti becchi l'acqua. Non si ha riparo dal vento e dal freddo. Niente manopole riscaldate o lussi del genere. Capacità di carico ridotta: nessun bauletto se non un portapacchi a richiesta e le 2 borse da 14 litri cad. e quindi la necessità di ridurre il bagaglio ai minimi termini (compreso il bagaglio delle nostre dolci metà). Nessun congegno di sicurezza (ABS) o simili. Insomma: una moto pura e cruda con i pro e i contro tradizionali di una moto, con la quale si deve reimparare a frenare e a fare da ABS naturale. Ma anche con tutti i pregi che una moto "naked" offre.
Dall'altra la GW che ormai tutti noi conosciamo bene: capacità di carico ottima, affidabilità totale del propulsore e dell'elettronica, comodità, riparo dagli eventi etc. etc. etc.



H-D Electra Glide Standard

Il mito HD!!! Wow!!! Che emozione!!! Che bella tutta in nero!!!
Scopro che HD è più tecnologica di quanto non immaginassi!
Nessuna chiave per accenderla! Trasponder in tasca, e vai!
Le frecce sono simili alle tradizionali freccie bmw a 3 tasti: freccia destra-> pulsante a destra. Freccia sinistra->pulsante a sinistra. Per spengere le freccie basta ripremere il pulsante o si spengono automaticamente dopo 200 metri. Sulla moto è presente l'ABS!!! Non sapevo che le HD avessero ABS!!!!
Piacevolmente sopreso da quanto appreso è l'ora di partire.... c'erano diversi Harleysti che guardavano questo BMWista su un' HD!... non potevo sbagliare niente!!!  E' così è stato! (Dio c'è!!!)
L'HD da ferma vibra molto...se si guarda il motore acceso a moto ferma fa quasi impressione da come si muove tutto quanto!!!  In sella si sta comodi, e la posizione è comoda la posizione del busto non è poi molto differente da quella che ho sulla mia RT.
Inserisco la prima e noto subito che la corsa del pedale è lunga ed il pedale va un pò cercato all'inizio. Una volta in movimento le vibrazioni che si hanno a moto ferma spariscono offrendo così un'ottimo confort di marcia. Il propulsore americano gira corposo e senza incertezze. L'impianto frenante è ben dimensionato e non occorre aggrapparsi alle leve per fermarsi.
In sella però non si avvertono le qualità che ci si aspettano da una HD.... le ampie pedane si flettono premendo con i piedi... si ha una sensazione di incompletezza... come se la moto fosse da finire di assemblare o qualcosa del genere.... Aprendo il gas la risposta è sempre progressiva e dolce e si assapora il sound tipico della casa americana! Ho potuto verificare che la tonalità di scarico HD con gli scarichi originali è molto piacevole e potente! Non capisco perchè la gente spesso "apre" gli scarichi producendo un rumore infernale e fastidioso..... bah....scusate la digressione!
L'Electra Glide in curva richiede di essere guidata un pò di più rispetto alle altre moto: va guidata un pò più fisicamente! Per quanto la moto curvi con facilità, però richiede anche un pò di intervento del conducente.
L'Electra Glide però ha un pò deluso le mie aspettative.... ma forse mi aspettavo troppo io. Non ho provato particolari emozioni nel guidarla... l'ho sentita sterile... muta.... non mi ha trasmesso niente di particolare....
Forse perchè magari una HD "carenata" non è una HD "pura"....

Conclusioni:
Per la prima volta ho guidato moto custom! Non ne avevo mai guidate prima di oggi. E' tutta un'altra cosa rispetto alle moto che guidiamo solitamente. Si avverte la diversa filosofia di intendere la moto, e devo ammettere che non mi dispiace affatto!!! Mi sembra che alla guida di una custom si riesca a vivere di più l'ambiente che ci circonda e si presti meno attenzione alla moto che è più essenziale rispetto ad una moto tradizionale da turismo o altro...
Forse ancora non ho ben chiaro il tutto ma riesco a cogliere che c'è un qualcosa di diverso rispetto all'impostazione generalmente tradizionale.... Il mondo dalle ampie pedane, dal cambio a bilanciere, dalla gambe avanti etc. è un qualcosa che vale la pena quantomeno provare almeno una volta nella vita.
Risalendo in sella alla mia RT, mi sembrava di stare seduto su un giocattolo plasticoso....è stata una brutta sensazione tornare sulla RT....fortunatamente poi è passata, ma la ricordo bene e ne prendo atto.
Comprerei queste 2 moto?
Bè: l'HD che ho provato non mi ha comunicato molto...sì, è il mito HD, la mitica Electra Glide, l'HD dalle vibrazioni uniche etc... però non mi ha comunicato niente di più di questo.
La Triumph: la Rocket III mi ha stregato... quella moto ha un anima... ha un carattere... quella moto ti parla come poche sanno fare....è solo lei! Non scopiazza le HD (come Bmw R1200C del resto!). E' solo lei con quel motore, con quelle estetica, con quelle prestazioni, con quella mole, con quel....sound e con quel tiro e quella coppia.
La comprerei?... se decidessi di farmi una cruiser da turismo credo proprio di sì. Considerando anche che, (credo) non ha mercato e che quindi il giorno che ci si trovasse a doverla rivendere sarebbe un'impresa ardua. Ma questo è irrilevante: se devo comprare una moto che non mi da emozioni ma che si rivende bene, preferisco una moto che mi parla, che mi da emozioni anche se eventualmente un giorno sarà difficile da piazzare.
Quindi: sì, comprerei la Rocket III Touring. Per quanto riguarda l'HD mi riservo di provare la Road King e la Heritage Softail Classic. Comunque l'Electra Glide Standard non la comprerei.

Nessun commento:

Posta un commento